INTERROGAZIONE n. 228 del 21/10/2016
Interrogazione n.228/10^ di iniziativa del Consigliere G. GRAZIANO recante: "Sullo stato dei pagamenti della mobilità in deroga"

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
con il decreto interministeriale n. 83473 del 1° agosto 2014 sono stati definiti i criteri da adottare per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga alla normativa vigente con riferimento a periodi concessi con accordi stipulati, in sede regionale per le imprese ubicate nel territorio di una singola regione e in sede governativa per le imprese pluriregionali, dal giorno della data di pubblicazione del decreto medesimo (4 agosto 2014);
l'indennità, garantisce ai lavoratori licenziati che non possono usufruire degli ammortizzatori ordinari, un reddito sostitutivo della retribuzione, la platea che può usufruire degli stessi sono: -i lavoratori licenziati provenienti da soggetti giuridici qualificati come imprese, così come individuate dall'articolo 2082 del codice civile, per i quali non sussistono le condizioni di accesso ad ogni altra prestazione a sostegno del reddito connessa alla cessazione del rapporto di lavoro prevista dalla normativa vigente;
pertanto, la mobilità in deroga non può più essere concessa dopo il periodo di Aspi o miniAspi, mobilità ordinaria o disoccupazione agricola già fruita, o dopo un periodo di fruizione della NASPI;
né può essere concessa se il lavoratore aveva diritto ad un ammortizzatore ordinario e non ne ha fatto richiesta;
per fruirne, il lavoratore deve essere inserito in un apposito decreto o provvedimento di concessione da parte dell'organo ministeriale o regionale competente e soddisfare i seguenti requisiti: -12 mesi di anzianità aziendale presso il datore di lavoro che ha effettuato il licenziamento (periodo del contratto di lavoro), di cui almeno 6 mesi effettivamente lavorati;
il decreto di cui sopra prevede, al fine di assicurare la graduale transizione al nuovo sistema introdotto dal decreto in oggetto, che le Regioni e Province autonome possano concedere trattamenti di "Cig in deroga e Mobilità in deroga" anche in deroga ai criteri previsti dal decreto in esame;
la Regione Calabria, rispetto ad altre Regioni limitrofe, non procede al quanto spettante dai beneficiari, dal 2014;
allo stato, ai lavoratori interessati, pervengono notizie confuse e fuorvianti, e che gli stessi sono costretti ad estenuanti ricerche sullo stato delle pratiche di liquidazioni;
considerato che: al 01.01.2017 il trattamento non verrà più erogato;
Per sapere:
quali iniziative urgenti ed improcrastinabili vorranno prendere per la definizione delle concessioni in deroga e quali provvedimenti vorranno deliberare per il futuro lavorativo di queste migliaia di lavoratori.

Allegato:

21/10/2016
G. GRAZIANO